lunedì 26 aprile 2010
1Evoluzione della specie umana
e con i capelli al vento,
noi procediamo su questa strada,
senza renderci conto che il count-down è già iniziato,
che non torneremo mai indietro
e che diviene sempre più difficile fermarlo...
giovedì 22 aprile 2010
4Ciuffina e l'evoluzione della specie
Vi presento Ciuffina, donna dei nostri tempi, quindi complessata e piena di dubbi, una piccola grande pensatrice che soffre di emicranie e di nostalgia!
martedì 13 aprile 2010
6Italia alla deriva (Parte II) - dell'inganno e della speranza...
Quel mio amico non c’è più, e noi abbiamo avuto esistenze più agevolate delle loro, vite costellate di scandali e corruzioni politiche, insabbiamenti, anni di piombo, tangenti, mafie, stragi, ma imparagonabili con l’Olocausto, anche se i crimini del regime sovietico o gli eccidi nella ex Jugoslavia si sono cronologicamente fusi con i nostri più giovani destini. E ne portiamo, anche se involontariamente, la macchia.
Noi abbiamo vissuto in una molto sofferta democrazia. Da qualche tempo stiamo provando un brivido brutto. Ogni giorno che scorre siamo meno liberi.
martedì 6 aprile 2010
66 aprile 2009 - 6 aprile 2010
Per non dimenticare. Un pensiero e un ricordo alle oltre 300 vittime del terremoto in Abruzzo. Condividete questa frase oggi.
(Andrea De Luca.)
Non dimenticare
Continuiamo a non dimenticare
sabato 3 aprile 2010
4Ru486 - aggiornamento
Sono di pochi giorni fa le dichiarazioni veementi a cui ormai ci ha abituato la politica dei nostri tempi. I governatori appena eletti delle Regioni Veneto (Luca Zaia) e Piemonte (Roberto Cota) polemizzano sull’introduzione – o meglio, sulla loro volontà di non introdurla - negli ospedali delle suddette regioni, della famigerata pillola Ru486.
Appena insediata, già la Lega dimostra di aver appreso egregiamente le lezioni somministrate da BBB ai suoi adepti: qui lo dico e tanto dopo lo ritratto.
Quando ero in attesa della mia figlia-di-mezzo, ho avuto alcuni problemi durante la gravidanza che mi costringevano a day-hospital ogni mese, affatto piacevoli e molto stressanti. Mentre la mattina ero sempre occupata con ogni sorta di esame, il pomeriggio era dedicato al controllo glicemico ogni due ore e così – benché mi assegnavano sempre un letto dove potermi stendere – preferivo di gran lunga passeggiare nel giardino dell’ospedale se c’era il sole o per i corridoi se pioveva. In alcuni momenti ero particolarmente stanca che me ne stavo distesa a letto. Una volta capitai in una stanza di otto letti ed accanto a me c’erano giovani madri di pochi giorni, fiere di aver partorito e che a gran voce si scambiavano impressioni su allattamento e quantità di cacche espulse, sotto lo sguardo indifferente delle infermiere – quando c’erano – mentre accanto a loro, facendo finta di dormire, se ne stava una donna con il lenzuolo tirato fino al mento e che ai piedi del letto le avevano messo appesa la cartella che non indicava il numero di poppate o di scariche, ma tre lettere belle grandi, tanto che potevo leggerle perfino dal mio letto: IVG! Peggio della Lettera Scarlatta di Hawthorne!
Per quanto ci si affanni sulla moralità dell’interruzione di gravidanza – perché è così che si chiama, dato che la parola aborto è già di per sé negativa e richiama una condanna già emessa da chi la usa – essa comunque non è una passeggiata e l’uso di una pillola non la rende affatto meno dolorosa. E’ mia opinione che una donna che si trova a scegliere l’IVG, dopo non sarà più la stessa, come non sarà più la stessa dopo aver subito una violenza sessuale o dopo essere divenuta madre contro la sua volontà. E credere che una donna possa scegliere l’interruzione di gravidanza a cuor leggero “solo” perché a provocarla è una pillola che non rischia di perforarle l’utero come può la tecnica chirurgica, non solo è riduttivo, ma è palesemente infamante per la dignità dell’essere umano Donna!! E poi la Ru486 induce l’interruzione volontaria della gravidanza in un lasso di tempo che si prolunga (può arrivare anche a due settimane), lo fa con la paziente sveglia e cosciente, con crampi uterini ed emorragia, mentre la tecnica chirurgica avviene sotto anestesia e dura un’ora.
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- Nel nostro tempo e con la nostra cultura, le gravidanze indesiderate, le violenze e le malattie trasmesse sessualmente dovrebbero essere debellate all’origine: ce ne stiamo qui a giudicare con supponenza e non creiamo quella rete di solidarietà, prevenzione, assistenza sanitaria, aiuto alla vita che dovrebbe essere compito di uno Stato Civile e che la Legge sull’Interruzione di Gravidanza voleva garantire.
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- Non saranno le Crociate contro la Ru486 che fermeranno l’aborto, ma una corretta e civile educazione sessuale sull’uso di contraccettivi e profilattici, sulla condanna ferma contro le violenze, su un aiuto alla vita costante e materiale, con ausilio – perché no? – di case famiglia, di asili nido, di canali preferenziali per il lavoro, a fare davvero la differenza.
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- Questo è ciò che penso.
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- Se volete, potete dire la vostra.
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