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Tutto inizia nei primordi della nostra vita: giusto giusto sulle soglie dell’infanzia. Quello che noi abbiamo intorno, lo assorbiamo per osmosi, come fossimo tante tenere e bianche radichette. Così forgiamo dentro la nostra mente i modelli che poi applicheremo a noi stessi ed anche agli altri. Qualcuno lo fa senza notare la differenza tra la realtà e ciò che noi pensiamo sia vero.
Il Caso: figlio ventitreenne aiuta amica con problemi famigliari. Le dà dei soldi e diviene il suo confidente. Un giorno l’amica lo chiama sul cellulare, ma lui, a causa del lavoro, non può rispondere. Allora l’amica lo prova a chiamare a casa e risponde il padre di lui, che dice: vieni. Finale: lei rimane incinta del padre che, d’accordo con la moglie, porta amica e bimba - nel frattempo ormai nata - a casa.
Risultato: il padre, con l’appoggio della moglie, butta fuori di casa il figlio.
Problema: fino a che punto una donna può perdonare il marito? E fino a che punto una ragazza deve arrivare per accettare una situazione del genere? E che ruolo ha un figlio adulto – economicamente semi-indipendente (non guadagna poi molto, poiché lavora in un pub) – nel decidere della vita di una coppia che è, sì sua madre e suo padre, ma sono pur sempre adulti maggiorenni e sposati tra loro? E per ultimo – ma non meno importante – fino a dove un uomo crede possano arrivare gli affaracci suoi???!!??
Bene, questa che vi ho raccontato è una storia vera. Voi la credete possibile ai giorni nostri, in una famiglia italiana di medio stipendio e con una casa semplice, ma di proprietà?
Note: il padre è operaio e la madre è casalinga. Il figlio è studente universitario, lavora in un pub e ha già cambiato sei facoltà, senza avere ancora le idee chiare. Lei è appena maggiorenne e vive fuori casa, allontanata dalla famiglia. E’ del Sud. E forse – e dico forse perché non lo so con sicurezza – non ha più una madre.
Per ora mi fermo qui, ma la storia non è finita…
Ciao Daniela,
grazie per la visita. :)
Certo che se ne sentono di tutti i colori...
aspetto il seguito. ;)
Complimenti per il blog: davvero molto interessante!
Un salutone
Ci sono colori diversi per ogni universo che visiti. Solamente, gli uomini e le donne che li abitano sono fondamentalmente gli stessi... torna a visitarmi.
Ciao!!
Io ne conosco un paio di storie simili e vere per esperienze più o meno dirette... questa però è propio particolare. La sensazione è che ci sia poca chiarezza in tutti i sensi, tra la coppia, la terza ragazza e il figlio (che mi pare abbia comunque le idee un po confuse).La vera domanda è sono felici? se no devono far qualcosa. Amare una persona a volte vuol dire tenersela stretta, altre volte vuol dire lasciare. Ciao Daniela