Come già accennato, nei miei sproloqui sui mondi dell’Altrodove, una delle caratteristiche che lo compongono è il diverso scorrere del tempo. Anzi, l’inutilità stessa del tempo, poiché esso non è un elemento in divenire.
La mancanza dell’elemento tempo crea un vuoto assoluto che è principalmente silenzio.
“…l'Universo Primo è la Madre e gli Universi paralleli i suoi Figli ed essi sono intersecati gli uni con gli altri in un labirinto dove il tempo viene incanalato in variabili sempre diverse - con leggi fisiche anche in contrapposizione, ma rigorose e certe - allora possiamo comprendere come tutti questi mondi, enormemente distanti, sia come esseri senzienti che come livelli di esistenza, siano in realtà parte essenziale di un tutto in continua evoluzione.”
(da “Il terzo ramo della Galassia”)
Ovviamente, il primo elemento di un racconto o di un romanzo ambientato in una dimensione fantascientifica è rendere un ambiente credibile dove inserire una storia. Anche chi non possiede molte nozioni su astrofisica ed astronomia – ed io sono una di queste! – pure è ovvio che l’elemento più difficile da collocare è proprio il Tempo. Con la “T” maiuscola perché è proprio quello delle formule fisiche.
I miei tentativi, devo dire la verità, mi soddisfano almeno dal punto di vista teorico. Nell’Altrodove, il Tempo non è una variabile e questo perché l’Altrodove stesso è in antitesi con il Verodove, che è l’altro lato della medaglia degli universi fenomenici. Detto questo, appare conseguente il fatto che le leggi fisiche che regolano un mondo sono diverse – badate: diverse, non contrapposte! – da quelle che vigono nei Mondi dell’Altrodove. Così entra in gioco l’interfase, ovvero il piegarsi dello spazio-tempo che permette il crearsi di un’Anomalia Temporale. Naturalmente le Anomalie Temporali, nei miei racconti sull’Altrodove, possono essere fenomeni naturali. Essi assorbono quantità indicibili di energia e nell’evoluzione dell’universo essi attingono vita attraverso l’energia di stelle morenti o di buchi neri super-massicci, la cui materia viene tramutata in energia proprio attraverso lo scorrere dell’Altrodove nel Verodove. Ma le Anomalie Temporali possono venir create anche artificialmente, con l’utilizzo controllato di materia ed anti-materia. I motori interfasici che creano il vortice attraverso cui le astronavi raggiungono velocità super-luminali, si alimentano proprio di anti-materia. Certo, direte voi, è un argomento stra-utilizzato nei romanzi di fantascienza, ma è certo un metodo che funziona sempre!
Il Tempo, nei vortici interfasici, mantiene le sue caratteristiche di variabile, ma assorbe anche l’influenza dell’Altrodove, non rallentando, ma cambiando. Esso, assieme alla luce – non più insieme di radiazioni, ma elemento fluido composto da particelle – influisce sulla materia, preservandola dalle alterazioni e rendendola essa stessa parte dell’Anomalia.
Ed è proprio lo svolgersi di queste mie teorie che sono il centro del mio terzo romanzo sull’Altrodove e che, attualmente, consta già del suo primo capitolo. Il Titolo? Certamente qualcosa che contenga la parola “Tempo”, il vero protagonista dei Mondi dell’Altrodove…
A presto, per un altro strano, lungo viaggio...
Affascinante. Sicura di non avere per le mani una nuova teoria? E' talmente tutto logico e ben buttato giù che non stenterei a crederci. ciao
@Ormoled:
L'ho chiamata la "teoria della luce interfasica" e la sto sviluppando nel terzo libro sull'Altrodove. Buttare giù questi post su Altrodove e dintorni mi aiuta ed anche i vostri commenti sono importanti: così potete dirmi se possono passare per fanta-fisica!!
Ciao e buona domenica!