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sabato 6 marzo 2010

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Ecco finalmente il voto garantito!

Italiani, rallegratevi! La burocrazia vi strozza? Fate pasticci con i soliti incomprensibili moduli? Pasticciate con le firme (mannaggia alla penna reply!) e vi finisce l’inchiostro della biro? Ecco a voi il Decreto Interpretativo che risponderà alle vostre domande! Grazie a codesto decreto qualunque imbroglio verrà sbrogliato e non ci sarà Tar o toga che ve lo potrà impedire!!! Naturalmente dovrete votare Partito della Libertà…

La Russa: "Non potevamo (aspettare): questo decreto serve al Tar per decidere meglio. Ora è impossibile che ci dia torto!"
Che bello che bello… ora mi sento davvero meglio! Può una legge, un regolamento, bloccare a nove milioni di italiani di rifare sempre lo stesso tragico errore? Andiamo: impedire il voto è da comunisti!
La Russa: "non si poteva per un timbro impedire il voto di nove milioni di italiani: sarebbe stata una pretesa da Unione Sovietica. All'inizio volevamo un decreto innovativo, per riaprire la possibilità di presentare le liste, ma abbiamo capito che non c'era il gradimento del capo dello Stato" – Certo, è un vecchio comunista rimbambito! E che diamine!! Facciamogli un decretino, così lo accontentiamo, lui così non può dirci di no ed il gioco è fatto!!

Ed eccoci qua per l’ennesimo calcione nel fondoschiena degli italiani! Finalmente è nato – e sta bene, con solo poche ore di travaglio! – il decreto interpretativo!!
C_3_TopNews_84012_foto Legge “ad listas” le chiama la Bonino, ma lei dice così perché non sa perdere! Mi congratulo con quanti hanno partecipato a questo stato di cose, con quanti stanno trasformando l’Italia in una barzelletta di Stato… dovremmo riclassificare gli stati e creare lo zero mondo, perché noi non siamo il terzo mondo, siamo proprio a livello zero! Zero di cervello, zero di democrazia, zero di pudore, zero di orgoglio, zero di giustizia! Ed anche zero di dignità, perché mentre ce lo mettono in quel posto, nella difficile posizione dei novanta gradi, pure sorridiamo e ringraziamo!!
Che bello che bello che bello…
PROPOSTA IN QUATTRO PUNTI - Secondo quanto viene anticipato dalle agenzie di stampa, sarebbero quattro i punti che compongono il decreto. La bozza di testo è ancora oggetto di contatti informali con il Colle per cercare di smussare a priori eventuali punti che potrebbero portare ad un veto da parte di Napolitano. Il testo del quale sono stati informati i ministri in vista del consiglio, prevede come primo punto che i termini di presentazione delle liste si basino anche sul fatto che con qualsiasi mezzo si dimostri la circostanza che si era presenti nel luogo di consegna nei termini stabiliti dalla legge. Il secondo punto prevede che la documentazione possa essere verificata anche in un secondo momento, per la parte che attiene ai timbri e alle vidimazioni. Il terzo prevede che al Tar possano ricorrere le liste non ammesse, mentre per le liste ammesse sulle quali è stato fatto ricorso ci si può rivolgere al tribunale amministrativo solo dopo il voto. Uno dei timori del Pdl era infatti che il Tar del Lazio facesse riferimento ad una pronuncia del Consiglio di Stato che prevede che non si possano esaminare ricorsi in materia elettorale nel mese che precede il voto. Infine, il decreto si applica già alle prossime Regionali.
«RIDARE DIRITTO DI VOTO» - «Sono uscito dal Consiglio dei Ministri dove stiamo facendo un decreto legge interpretativo delle norme che attengono alle elezioni - ha spiegato lo stesso Silvio Berlusconi nel corso di un collegamento telefonico con un evento elettorale del suo partito in Puglia - in modo che, speriamo, si possa ritornare a dare il diritto di voto anche ai nostri elettori del Lazio e della Lombardia».
Articolo completo su corriere.it

Ma tutto questo basterà all’Italia per aprire gli occhi?

Certamente non sono d’accordo a far partire le forze armate come, in un momento di rabbia, dice Di Pietro, ma certamente stare zitti ad ascoltare le frasi allucinanti di La Russa e guardare, sebbene con gli occhi di fuori, gli umma umma di Berlusconi con Napolitano senza fare niente è, come minimo, da incoscienti! La classe politica italiana che ci governa mi dà i brividi! Questa è l’Italia, o meglio, ciò che è diventata: lo zimbello d’Europa e lo zerbino personale di BBB & Co. e di chi sta dietro a lui…
Oltre che indignarci, però, bisognerebbe provare a fare qualcosa… Lancio una provocazione: e se a queste elezioni, per esempio, non si presentasse nessuno? Se il nostro voto non ha effetto per loro, ché tanto lo cambiano a lor piacimento, perché non proviamo ad esercitare il nostro diritto al non-voto?
merda_non_sabbia

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