Esiste il Partito del Fare le leggi ad personam, esiste il Partito dell’Amore di cui Berlusconi è l’utilizzatore finale, esiste il Partito contro l’odio che colpisce indistintamente il popolo viola, le toghe rosse, i grillini e la grottesca ammucchiata…
Esiste poi la Costituzione, violata ed insultata ed esiste il suo di lei garante che ormai purtroppo ha perso di vista cosa questo significa e poi esiste la grandezza di un fiero paese che forse non è mai esistito, troppo preso dal suo passato da essere incapace di andare avanti e continuarlo…
Esiste una popolazione di chi vede e di chi non vede, di chi crede e di chi non crede, di chi sa leggere fra le righe e di chi si limita alle figure, di chi coltiva il suo piccolo orto scaricando le immondizie sul terreno a fianco…
Esiste un mondo politico che ha perso i contatti con la realtà, che non la vede né gli interessa di vederla, troppo preso dai propri problemi geriatici e di testamento…
Esiste un popolo silente che si ingrandisce e si dirama come le grandi acque di un fiume e come esso porta piene che straripano dagli argini e modificano profondamente l’ambiente ed allo stesso tempo porta humus e frescura che disseta un’Italia che si sta inaridendo. E questo popolo fa paura in quanto straniero perché viene da luoghi che abbiamo dimenticato o che non vogliamo conoscere, ma di cui , che ce ne rendiamo conto o meno, abbiamo vitale bisogno…
Esiste un profondo male che nasce dall’insicurezza, dallo sbando dei giovani che non camminano sulla terraferma che noi stessi sentiamo traballante…
Esiste in grido che molti non sentono ed è la voce disperata di un’uguaglianza, di una giustizia, di una libertà che vengono soffocate, calpestate e derise e questo grido si unisce al pianto dei bambini che non vogliono più nascere, di questa Terra che sta morendo ogni giorno un pochino di più e le cui cure non fanno che aggravare la sua malattia…
Esiste poi una piccola speranza, che sento nel cuore ogni giorno, quando apro gli occhi al mio risveglio ed è quella speranza che le cose possano cambiare, che gli sbagli del passato siano serviti a qualcosa, che la gente comune senta che si può vivere meglio di così, che la vita abbia un senso più completo e che non estingua, il proprio significato, nella pubblicità di un nuovo telefonino o nella nuova droga del momento. Questa speranza è che i miei figli trovino un mondo migliore, un mondo più sano, un mondo che può essere difeso… e se questo mondo sarà oltre i confini dell’Italia, spero solo che, quando si volteranno indietro, non trovino solo un’Italia deserta, vuota, spremuta fino all’osso, indebitata e morente, un’Italia di nuovo fascista e tradita...
venerdì 19 marzo 2010
5Adesso vi dico la mia…
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Bellissimo post...forse dovremmo impegnarci di più per costruire un mondo migliore per i nostri figli...
Ciao Daniela!
Lo spero anch'io tanto!
Credo che la conditio sine qua non sia però tagliare i ponti col passato.
Ne stiamo subendo ancora le nefaste conseguenze.
"Nessuno dei suddetti" c'è scritto nella foto nel tuo post.
Concordo pienamente.
La formula giusta per un partito accettabile sarebbe sotto gli occhi di tutti. (Nel mondo civile è molto diffusa.)
E' un partito che non strizza l'occhio ai totalitarismi, né di destra né di sinistra, che non ammette privilegi di casta, limitazioni della libertà individuale, né tantomeno leggine ad personam.
Esiste nei principali paesi più evoluti, può cambiare il nome, ma il suo fondamento resta il medesimo.
E' un partito che "rifiutando sia la più estrema forma di capitalismo sia gli elementi più rivoluzionari dalla scuola socialista, sottolinea quella che chiama "libertà positiva" e cerca di aumentare la fruizione di questa libertà da parte degli svantaggiati della società, attraverso i mezzi della regolamentazione del mercato e di redistribuzione della ricchezza grazie alla leva fiscale"(Wikipedia).
E' un partito laico che non strizza l'occhio a nessuna religione. (E sarebbe anche l'ora, che diamine!!!)
E' un partito che, semplicemente, in Italia non esiste e non è mai esistito, e che si basa sui princìpi del liberalismo sociale
Barack Obama, nel suo Paese, ad esempio ne fa parte.
Non dico che sia la perfezione.
E' logico.
Ma sarebbe sicuramente una partenza migliore per il futuro dell'Italia.
Un abbraccio!
Anche tu credi nelle utopie. Bene, siamo in 2!
Perfetta sintesi della realtà cara.
Proprio per un domani migliore dobbiamo lottare e reistere!
Un bacio.
Ci auguriamo tutti che un giorno si possa girare pagina,ma non abbiamo un passato che fa pensare all'ottimismo,da Mussolini ad Andreotti,passando per Craxi e il suo amico di merende attuale,ho idea che il prossimo non possa essere granchè.
Caliamo un velo pietoso sulla kermesse geiatrica e di botulino presente in Piazza S.Giovanni,sabato,fortunatamente il milione adombrato era una colossale balla,anche quando si fa la barba o se la fa fare,davanti allo specchio mente a se stesso.
Ciao Daniela e incrociamo le dita,ormai mi sono rimaste così...