lunedì 1 novembre 2010
9Violenza, indifferenza e futili motivi - Alessio Burtone.
Per Francesco Giro, sottosegretario ai bei culturali e parlamentare del Pdl, Alessio Burtone, il ragazzo che ha sferrato il pugno micidiale che ha portato alla morte Maricica Hahaianu, non deve andare in carcere. Lo dice in una nota in cui spiega che "non c'è pericolo né di fuga né tantomeno di inquinamento delle prove, visto che tutto è stato registrato dalle videocamere. Non credo che sia la soluzione migliore gettare in galera un giovane di 20 anni coinvolto in un episodio seppur gravissimo e dagli effetti devastanti. Ora - prosegue Giro - serve una precisa lettura dei fatti. Il ragazzo dovrà pagare per quello che ha fatto. Ma il carcere non mi sembra in questo caso la soluzione migliore, anche per la dinamica dell'episodio".
(Fonte: la Repubblica)
Perché colpire con un pugno violento senza motivo è "una dinamica" che ti salva dal carcere? Dovrebbe essere un'aggravante, invece. Ma la società di oggi è talmente sfasata da non rendersi conto che i "futili motivi" non sono "ragazzate" se portano a tragedie del genere. Uccidere come conseguenza non voluta non dovrebbe essere considerato una attenuante, visto che un ragazzone di settanta chili che colpisce in piena faccia una ragazza che ne pesa quaranta (così ha dichiarato il legale dell'infermiera uccisa) e la sbatte per terra dovrebbe capire che la possibilità di ucciderla c'è. Allo stesso modo un ubriaco o un tossico "fatto" che si mette alla guida di una macchina caricano consapevolmente un'arma contro un albero, certo, ma a volte contro ignare persone che stanno magari andando a scuola, al lavoro o semplicemente tornano a casa. Ma anche chi guida a velocità elevata o si fa vanto di non rispettare stop o semafori si mette nella condizione non troppo remota di poter uccidere. Perché questi elementi umani dovrebbero venir considerati innocenti della volontà di uccidere? Perché la loro dichiarazione "non volevo" dovrebbe venir presa a scusante per alleggerire la pena? Perché l'omissione di soccorso poi pesa così poco? Secondo il mio parere, all'odierno sistema giudiziario, manca l'omicidio colposo aggravato, che dovrebbe starsene tra l'omiciodio colposo e quello volontario e che dovrebbe racchiudere, sotto la sua ala, chiunque uccida per colpa grave (colpisco qualcuno che è la metà di me con forza tale da poter provocarne la morte), negligenza cosciente (giro in macchina ad alta velocità o ubriaco o altro) o colpevole inosservanza delle leggi che possono portare presumibilmente alla morte qualcuno (non rispetto gli stop, pratico allegramente l'omissione di soccorso dopo aver causato l'incidente o minaccio qualcuno con armi improprie, costringo lavoratori a lavorare senza norme di sicurezza adeguate e previste per legge). Lasciando ad altri momenti la discussione sulla certezza della pena, su cui si potrebbe scrivere scrivere e scrivere..., io introdurrei tranquillamente dei lavori socialmente utili ad integrazione di una pena adeguata, anche per permettere al colpevole di pagare un indennizzo decente alle famiglie degli uccisi, giacché compito dello Stato è certamente anche quello di recuperare giovanotti di 20 anni come Alessio Burtone ad una vita civile, ma ciò non deve e non può essere in contrasto con il diritto di Maricica Hahaianu di non morire per "futili motivi".
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Il sottosegretario ai beni culturali non farebbe più bella figura a parlare eslusivamente di beni culturali?
Direi che se ognuno parlasse solo di ciò di cui sa effettivamente qualcosa (e il sottosegretario ai beni culturali sa qualcosa di beni culturali?) in Italia avremmo un mondo politico stranamento silenzioso...
Ciao Daniela. Orribile vero? Si prova un brivido di terrore nel constatare in che mondo viviamo ma anche in che modo assurdo si può morire! E' difficile immaginare qualcosa di "umano" in alcuni comportamenti dell'uomo.
Ti auguro una buona serata e ti lascio un mio saluto.
Non hanno limiti! Vergognoso...
Ciao Daniela, passo per un saluto e per augurarti una settimana serena! Oggi, sono passato da quel "posto", per lavoro! Ora, ci sono gran mazzi di fiori... ma che tristezza quel luogo! Le telecamere, non rendono bene l'idea di quanto sia squallida quella stazione!
Ciao Daniela. Completamente d'accordo con la tua riflessione. Peraltro, sottolinierei l'importanza dei "lavori socialmente utili" allo scopo non solamente di recuperare ad una vita "civile" il condannato ma anche per "obbligare" lo stesso a risarcire, adeguatamente, la famiglia della vittima (anche se, nella realtà, nessuna "somma" sarà mai sufficiente a risarcire le vittime di un omicidio!!)
@Carlo: carissimo Carlo, credo che niente come un sano lavoro possa essere una "cura" per chi, oltre la condanna e, quindi la punizione, debba poi essere reintegrato nel vivere civile. In fondo, se è vero che tutti meritano una seconda possibilità e anche vero che bisogna meritarsela, soprattutto nei confronti di una vittima o della famiglia della vittima. Perché sempre più oggi si tende a dimenticarsi dei diritti di chi non può più dire niente...
E credo davvero che quel "luogo" sia di una tristezza infinita, soprattutto per l'indifferenza di cui è stato testimone. Spero solo che non sia uno dei tanti teatri che viene inghiottito poi dalla fretta e dal silenzio.
Un saluto^^^
Ciao Daniela, passavo solamente per un saluto ma aggiungo che, purtroppo, è tutta la nostra vita che viene inghiottita da fretta e silenzio. Tempo fa, in un post raccontavo di "fermarsi, guardare intorno a noi ed ascoltare". Ecco, quando l'uomo sarà capace di questo, credo che posti come quella stazione, non esisteranno più!
Sereno fine settimana a te e ciao!
Buon fine settimana caro Carlo^^^