"La nascita di una nuova tv è sempre un miracolo, oggi niente può influenzare le masse come la tv, la stampa è lontanissimo dal farlo".
(Silvio Berlusconi, intervento sulla nuova tv tunisina Nessma TV)
Esiste un’immagine mitologica di Berlusconi e ne esiste una reale. La distinzione fra queste due figure è molto sottile, quasi invisibile agli occhi del cittadino-golem.
In una lontana mattina del 1994, uscendo di casa, circa 50 milioni di italiani aprirono la cassetta della posta e vi trovarono un pacchetto che nascondeva una forma familiare, quella di un libriccino. Chi adora leggere aprì quel misterioso pacchetto con curiosità…
Quella fu la data precisa in cui nacque il cittadino-golem…
Quel libriccino era un album fotografico: non c'è nulla di privato su un uomo politico che ha inviato un album di foto della propria famiglia come fosse un manifesto e lo ha inviato a 50 milioni di italiani, raccontando la sua storia di vita come fosse il destino di una intera nazione.
Quella fu la data precisa in cui nacque l’alter ego mediatico di Berlusconi…
Una sequenza di slogan pubblicitari – ve lo ricordate il presidente operaio? – presero il posto degli spot della Barilla e del Mulino Bianco e Berlusconi iniziò ad entrare nelle case, con la sua faccia sorridente, furbetta e buonista: tutti aspetti della sua personalità che al cittadino-golem piacciono.
INDRO MONTANELLI disse "Silvio Berlusconi è un mentitore professionale: mente a tutti, sempre, anche a se stesso, al punto da credere alle sue stesse menzogne".
Il processo che portò il cittadino-golem a credere che Berlusconi fosse il salvatore dell’Italia iniziò allora.
Veronica Lario disse “mio marito insegue lo spirito di Napoleone, non quello del dittatore. Il vero pericolo è che in questo paese la dittatura arrivi dopo di lui, se muore la politica come temo stia succedendo".
Oggi Berlusconi è il capo del Governo e rappresenta il partito più grande in Italia. Possiede tre canali televisivi nazionali privati ed esercita il controllo sui tre canali della RAI – controllo da sempre detenuto dal potere politico, sia stato esso di destra o di sinistra. Oggi la figura mediatica del premier ha preso il sopravvento su quella umana e Berlusconi si è trasformato nella figura virtuale di un personaggio da film.
Secondo i dati dell’Istituto di Ricerca del Censis il 73 per cento degli italiani si è fatto la sua idea su chi votare alle ultime elezioni attraverso la televisione.
La televisione però, in questo ultimo periodo e di fronte agli scandali che hanno portato il conflitto tra la figura mediatica del premier e la sua statura umana, ha svolto un ruolo diverso, dimostrando finalmente tutto il potere da essa accumulato. Lo spazio pubblico di informazione e di dibattito è morto. La realtà è stata annullata e la storia viene inesorabilmente cancellata e cambiata.
George Orwell disse "E se tutti gli altri hanno accettato la menzogna che il Partito ha imposto - se tutti i leader hanno raccontato la stessa storia - allora la menzogna è passata alla storia ed è divenuta la verità. 'Chi controlla il passato', affermava lo slogan del Partito, 'controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato'.
Quando vennero messe on-line le registrazioni della notte che il premier trascorse con Patrizia D'Addario, il titolo che il TG1 e TG5 scelsero fu "Io non sono un santo" senza però dare notizia su esattamente perché Berlusconi non si sentiva più unto dal Signore.
Il cittadino-golem non si chiese altro. Accettò la risposta e si indignò assieme all’indignato, senza capire nulla.
Come mai, si chiedono all’estero, l'Italia non reagisce come qualsiasi altra democrazia occidentale? A parte che inglesi, spagnoli e tedeschi ne sanno più del cittadino-golem, poiché in Italia, i canali televisivi hanno coperto ogni vicenda, sia sulla D’Addario (nonostante il fatto che essa ruota intorno al sesso, soldi e potere, tutti ingredienti degni di una soap-opera e che quindi avrebbero interessato sicuramente i telespettatori), ma anche sul conflitto di interessi, sui processi bloccati grazie all’incostituzionale Lodo Alfano, sullo scambio di favori sessuali di una giovane e bella donna per un posto nella lista dei candidati elettorali, su una politica pro-crisi (in tutti i sensi), sulla questione Abbruzzo (ancora ha da avvenire una soluzione: le case non ci sono – e non ci saranno per dicembre – in compenso l’erario manda ai terremotati le cartelle fiscali delle tasse da pagare), sul ritorno del nucleare in Italia, sull’utilizzo abnorme dei decreti-legge, sulla delegittimazione della magistratura…
Umberto Guidoni, il 9 luglio 2009, disse "Berlusconi è riuscito a riesumare una tecnologia superata in tutto il mondo sviluppato. Mentre l’Europa vara un piano per ridurre del 40% la dipendenza dai combustibili fossili, il governo riscopre centrali nucleari che ormai costruiscono solo in Iran."
Ma c'è qualcosa di più sottile in corso Italia. Quindici anni fa, la sinistra perse la sua egemonia culturale, vale a dire la capacità di promuovere i suoi valori attraverso il cinema, la televisione, le riviste patinate, attraverso il dibattito sui giornali e nei circoli accademici. La destra è diventata il direttore di circo della nuova egemonia della cultura ed è su una scala diversa. Il paese non ha più una opinione pubblica, in grado di reagire autonomamente o esprimere giudizi spontanei. Al contrario, gli italiani sono immersi in una visione comune, che è un'altra cosa e Berlusconi è il grande architetto di questa comprensione comune ed allo stesso tempo l'interprete del suo successo.
Enrico Berlinguer disse "La democrazia è una conquista in atto. Essa va consolidata, va difesa da ogni stravolgimento e amputazione, da ogni tentativo di svuotamento o soppressione, ovunque essi si manifestino."
Questo architetto ha utilizzato la tutela della privacy, ha relegato ogni notizia nella sfera dei pettegolezzi, ha trasformato ogni critica in tentati complotti, in menzogne, in temuti colpi di stato, in tentativi di delegittimazioni.
Rosa Luxemburg disse "Chi non si muove, non può rendersi conto delle proprie catene"
Ha chiesto al cittadino-golem di partecipare alla sua lotta, senza però farlo intervenire o chiarirgli il dibattito. Ha convinto il cittadino-golem di essere il Risolutore dei problemi del Paese, senza la necessità di avere attorno un sistema di controlli ed equilibri tipici di uno stato moderno. Ha ottenuto dal cittadino-golem il suo voto senza condizione, poiché è riuscito a canvincerlo che tutta la sua vita e le sue scelte sono finalizzate all’Italia. Quando scese in politica, la prima volta, Berlusconi affermò che il suo impegno era mettere al servizio la sua persona al Paese. Affermò con convinzione che, come dal nulla un uomo che cantava sulle navi era riuscito a costruire un impero finanziario, così quello stesso Cavaliere del lavoro poteva e doveva – come impegno che assumeva i contorni di un’impresa predestinata – salvare l’Italia.
Ed il cittadino-golem risponse al richiamo: egli non vuole sapere, ma si batte strenuamente in una perenne difesa del suo leader.
Thomas Jefferson (1743-1826), terzo presidente degli Stati Uniti d’America disse "La nostra libertà dipende dalla libertà di stampa, essa non può essere limitata senza che la nostra libertà vada perduta."
Un potere che si basa sulla disinformazione, su un maniacale protagonismo, su un imperante narcisismo.
Un potere che potrebbe essere pronto a distruggere il tempio pur di salvare se stesso dalle rovine.
Berlusconi dice “La cosa di cui vado più orgoglioso? Di non aver nulla di cui dovermi pentire”.
Se lo dice lui...
Fonti: Wikipedia, Unità.it, Pasquinate, Repubblica, The Independent
Io spero solo nella natura.
Anche questo post è veramente ben fatto!
Montanelli perse il Giornale per essersi opposto alla discesa in campo di Berlusconi che lo definì invidioso del suo successo (sic!). Fu un vero e proprio "golpe" fatto in redazione.
Secondo il mio parere tutti (anche la stampa estera) danno toppa importanza agli scandali sessuali, quando le cose gravi sono ben altre(e tu le hai elencate).
Bellissimo post, in attesa del seguito!
Ciao!
(N.B. dai un occhio alla citazione su Orwell e al penultimo paragrafo prima dell'intoccabile)
@Milo: grazie Milo, ho provveduto a correggere. Ciao^^^
Ciao Daniela!
La sinistra non è mai stata capace di parlare alla pancia della gente. Non che lo si debba necessariamente fare, ma non si può sempre e soltanto vivere di teoria e belle parole.
Bel post, complimenti. E, soprattutto, ottima analisi.
A presto.
@Marcus: per come sono fatta io, dò molta rilevanza all'intelligenza e quindi punto sulla razionalità ed il buon senso. Certamente la "pancia" ha molta più influenza sulla massa, ma è anche estremamente influenzabile. I grandi leader della storia avevano innato il potere sulle emozioni e sui bisogni più inconfessabili e fondamentali delle persone, i grandi statisti detenevano le redini della razionalità. Forse solo Cristo (se mai si crede sia davvero esistito) possedeva entrambi, ma l'hanno crocefisso.
Vista così, non c'è soluzione... io preferisco pensare.
Ciao^^^
Gran bel post, e anche preoccupante, perchè hai fatto un'analisi bella e logica da cui emerge una situazione non buona, non tanto di chi governa, ma delle persone che votano, c'è una forte tendenza a credere tutto quello che la televisione dice, e poca criticità sui fatti. Quello è il male più grosso. Quando mi capita di parlare con persone che hanno votato Berlusconi mi viene istintivo chiedere il perchè, per capire, magari sono io che la vedo nella maniera sbagliata, nesusno che mi dia una risposta frutto di un ragionamento. chi mi dice perchè è potente, chi mi dice perchè è vero che ti incula ma almeno lui lo dice, chi dice perchè di si e basta. Non mi sembrano motivazioni serie. La tua analisi mi sembra molto azzeccata quindi, soprattutto sul punto del grande potere mediatico che ha in mano Il presidente del consiglio.
ciao
Devo dire che la dichiarazione di Veronica Lario é più che sensata e temo rischi di rivelarsi profetica se qualcosa non cambierà presto.
io ci spero ne cambiamento della tv ma sta speranza la vedo quasi inutile
Viviamo in periodi difficili. Dicono però, che l'oppressione nei confronti di una società, contribuisce a far nascere nella società stessa gli antcorpi che un domani saranno avangardia.
Cara Daniela, ti ringrazio per il tuo commento, e anzì, aggiungerò il tuo blog ai miei link.
Però, se sono arrivato a scrivere un post così, è perchè col passare del tempo ho riscontrato qualcosa che non mi piace. A me non interessano tanto i commenti, ma vedo che molti si iscrivono con troppa leggerezza.
Grazie a presto.
@Ormoled: uno dei sintomi di chi ha votato o sostiene tuttora Berlusconi è il non-pensare. Parola d'ordine è: quello che dice la TV è vero. La tragedia è che davvero sanno chi è Berlusconi, ma lo vogliono così! Come dici tu, mi incula ma va bene perché lo dice: ma non ti fa male il doppio? A me lo farebbe...
@Daniele: le prospettive non sono rosee.
@Adriano: la tv è fatta dagli uomini: bisognerebbe cambiare gli uomini.
@Schiavi o liberi?: si, in questo voglio credere...
Certo, molti si iscrivono solo per uno scambio volto solo a fare numero, ma di solito te ne accorgi subito. Altri invece fanno toccata e fuga, ma va bene comunque. Certo, grazie ai commenti che ricevo o che faccio, lo scrivere sul blog diviene qualcosa di più dinamico e vitale, che è quello che vorrei: io scrivo perché qualcuno mi legga e mi dica quello che ne pensa, bene o male, non importa: per questo ogni commento è bene accetto. La lista dei link la fai tu, quindi ciò che vi aggiungi o togli va bene ed è insindacabile. Sono d'accordo con te quando dici di ridurre la mole di post per poter avere il tempo di visitare i blog-amici: io vado a periodi. Fermo restando che una ventina di blog a me più cari li visito non appena postano qualcosa di nuovo - mi lascio intere giornate anche solo per andare a spulciare quelli che visito meno spesso. Se non lo fai, che ti sei aggiunto a fare? Ciao, alla prossima^^^
Le parole di Montanelli sono ironiche ma tristi allo stesso tempo. Una persona che ci vedeva molto lungo...