E' di pochi giorni fa la notizia di celeri giudici che hanno sottratto un neonato alla madre, subito dopo il parto, per renderlo adottabile perché questa guadagna solo cinquecento euro al mese e quindi non è in grado di occuparsi di suo figlio.
Ed è di ieri invece la notizia che uomini accusati di stupro verso donne o bambini non potranno finire in custodia preventiva perché così si viola l’articolo 3 della Costituzione, ovvero il principio di uguaglianza.
Che cosa accomuna queste due notizie, se non che solerti uomini di legge hanno messo al primo posto dei loro pensieri la salute psico-fisica di un'essere indifeso chiamato Bambino?
Certo mai a nessuno è venuto in mente che togliere una madre ad un bimbo sia a esplicito vantaggio di quest'ultimo, nè che un uomo che violenta una donna o un bambino (e ricordiamo che la maggior parte di questi cosidetti individui lo fa all'interno della loro cerchia familiare) non possa poi farlo di nuovo. Ma chi ha preso queste decisioni sono emeriti dottori che hanno studiato, che hanno valutato, ponderato e usufruito della loro testolina ed hanno alla fine partorito queste meravigliose idee. Che devo dirvi? Ieri - con mia sorpresa - mi sono ritrovata ad essere d'accordo con la Carfagna!
venerdì 23 luglio 2010
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Ciao cara, sono di fretta, volevo comunicarti che curiosità dal mondo non esiste più, se vuoi, mi trovi qua: http://pasticcio81.blogspot.com/
Ti aspetto!!
Pensa te, se sei con la Mara allora hai detto tutto. Vuol dire che proprio siamo messi male... In effetti sono due provvedimenti che sia visti insieme, che presi singolarmente, fanno venire il latte alle ginocchia.
Concordo con il Rospo. Togliere un bambino ad una madre solo perchè non ha soldi equivale a certificare che solo chi ha i soldi può dare affetto. L'Italia s'è desta?