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giovedì 12 novembre 2009

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Un mondo a parte


Settimana strana, questa. Un mondo a parte, l'Italia, dove i fatti accadono da soli, senza che intervenga alcun fattore umano. Siamo un paese di montagna: le responsabilità scivolono a cascata, sempre più in basso, fino a finire - confondibili - dentro il mare dell'impunibilità e del generico.

Mi riferisco a quella detestabile e cruda vicenda del caso Cucchi. Già è detestabile - ma purtroppo vero - che della cosidetta sicurezza puoi e devi aver paura, ma di certo, in tutto questo, è solo che, di rimpallo in rimpallo, non se ne verrà mai a capo e la vicenda si insabbierà da sola, sgretolandosi nell'oblio del tanto era uno spacciatore. La generalizzazione si eleva a diritto a condannare e sconfina poi nella marea dell'indifferenza da assuefazione. Perché, a mio avviso, è proprio ciò che accade: ci indignamo per le immagini del pestaggio di Stefano, copriamo ipocriticamente con le mani gli occhi dei nostri figli, mentre osserviamo impudicamente il corpo pestato ed il viso sfigurato di un ragazzo come fosse un fotogramma dei tanti film polizieschi del filone C.I.S. americano. Alla fine, stanchi, esauriamo ogni interesse e passiamo al caso successivo, quali degni esempi di un popolo consumista e dedito all'abuso. Si, è quello che accade: abusiamo del dolore altrui, abusiamo delle immagini forti (meglio se splatter), abusiamo delle parole evocative di stragi e pandemie, abusiamo delle polemiche su croci e non croci, su trans e puttane (e chiamiamole così, che queste sono e lasciamo che escort sia solo il nome di un'automobile!), su luoghi comuni dei vari impiegati e figli fannulloni, abusiamo di perbenismo e siamo invece patologicamente menefreghisti, guardoni, maleducati, sessuofobi, maschilisti, misogini, ipocriti e profondamente ignoranti. E siamo anche patologicamente cittadini di un'Italia televisiva, teledipendenti ed assuefatti ormai alla massa. Dimentichiamo presto, abbiamo la memoria corta e, soprattutto, non vogliamo ricordare. Non siamo avezzi a far lavorare il nostro cervello con qualcosa di più nobile e concreto che non sia la settimana enigmistica od il nintendo. Intanto il mondo attorno a noi cambia, si evolve, va avanti.
In Francia una coppia gay ha ottenuto dal Tribunale un figlio in adozione. Visto che la legge francese prevede che un single possa adottare un bambino, sarebbe stata quella la via più facile da seguire. Invece quella coppia omosessuale ha preferito lottare per un diritto umano, quello che ogni bambino ha di essere amato ed educato e quello che ogni adulto ha di amare ed educare un bambino. In Italia ci barrichiamo ancora dietro le gonne dei preti e del papa, senza avere il coraggio di guardare il mondo e l'essere umano per quello che è: un essere pensante, con un cuore, con una dignità e con il sacrosanto diritto di essere libero.
Perchè stiamo a parlare di test antidroga per parlamentari, gridando a gran voce che chi non lo fa ha qualcosa da nascondere, perché stiamo qui a sparare luoghi comuni sulla tradizione della croce nelle scuole statali, pubbliche e laiche, quando nulla diciamo su scudi fiscali, sull'impunità che si vuole ora reintrodurre, sui processi brevi, su riforme che penalizzano la scuola, su sgravi fiscali che alleggeriscono le grandi imprese ed i ricchi e nulla ancora diciamo sulle nuove generazioni che crescono in un mondo in cui deresponsabilizzare è un valore, in cui l'apparire è più importante dell'essere, in cui l'ignoranza è vanto, in cui il proprio tornaconto personale e i propri vizi, pubblici o privati, sono obiettivi da perseguire? E la lista potrebbe allungarsi all'infinito, perchè vige comunque la certezza e la consolante sicurezza che, tanto, lui è peggio di me!

6 puntini di sospensione:

  • SCIUSCIA

    ...

  • Le Favà

    Hai veramente ragione. In tutti i punti. E il fatto della Francia della coppia gay non lo sapavo. Il punto è che in itaia noi siamo obesi di politica. Obesi.
    Non siamo mai sazi, ogni cosa è politicizzata. Dalla tv, al giornale al tipo di cellulare.
    Rendiamoci conto che sia rriva a dire che un cellulare è di destra...

  • Anonimo

    Siamo un paese dove si parla solo di ciò che fa comodo e in modo che sia "comodo" pure per chi recepisce i messaggi.

  • Ormoled

    Ciao Daniela, ottimo questo post, mi sento di appoggiare tutti i ragionamenti, soprattutto quando dici che il nostro paese è attaccato alle gonne dei preti.
    Ciaoo

    (dovrei essere tornato sul web, mi mancava :))

  • Daniele Verzetti il Rockpoeta®

    In Italia siamo semplicemente alla deriva più totale. E anche molti italianii medi ne sono responsabili con la loro apatia ed ignoranza.

  • ex-dani

    @Sciuscia: ...

    @Le Favà: e come tutte le indigestioni, ad un certo punto non fanno più notizia: il classico prosciutto sugli occhi!

    @Re Stregone: bé, è l'unico modo per mangiare insieme tutta la torta e per far digerire anche quelle che sono uscite dal forno tutte bruciate...

    @Ormoled: la Chiesa è tentacolare, arriva ovunque e spesso il suo obiettivo non è salvare le anime...

    @Daniele: altro male tutto italiano.

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«I Mondi dell'Altrodove» Copyright © 2008 di Daniela Gambo

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