«Una delle
figure più prestigiose e limpide del mondo scientifico italiano, da
sempre in prima fila per i diritti delle donne e per la laicità dello
Stato, sincera, democratica ed antifascista» |
Ha insegnato per vent'otto anni astronomia all'Università di Trieste nonché è direttrice del Dipartimento di Astronomia dell'Università di Trieste, ed è stata la prima donna italiana a dirigere l'Osservatorio astronomico della mia città. Ha lavorato presso numerosi osservatori americani ed europei, anche per l'ESA e la NASA.
Ha scritto tanto, ha divulgato tanto, ha innovato tanto e ha ottenuto molti riconoscimenti, perfino il suo nome è stato dato ad un asteroide senza doverlo pagare: l'asteroide 8558 Hack.
Fu campionessa, in gioventù, di salto in lungo e salto in alto. Fu vegetariana e amante degli animali, atea e di sinistra, a favore del riconoscimento dei diritti civili e giuridici delle coppie gay e sostenitrice dell'eutanasia come diritto dell'uomo di essere sollevato da una morte certa e dolorosa. Fu anche a favore della ricerca sul nucleare: è interessante la sua convinzione di quanto l'Italia sia ancora incapace di gestire una centrale ed anche se su questo punto mi trova d'accordo, io vado più in là e dico che l'uomo in assoluto non è, e non sarà mai, in grado di gestire il mostro nucleare e che è meglio rivolgere l'attenzione alle energie rinnovabili e pulite, non solo a livello nazionale, ma anche da parte del singolo.
Per Margherita Hack il rispetto della libertà e la dignità umana in tutte le sue forme ed estensioni, sono valori che trascendono dalla religione o da altre credenze, ma valori assoluti, fondamentali, imprescindibili.
Come non ammirare e guardare con rispetto una tale donna, che prima di essere scienziata - e anche brava - è stata inseguitrice dei propri sogni, all'altezza di se stessa e, sopra ogni altra cosa, non ha vissuto invano...
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