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martedì 15 marzo 2011

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fanc... il nucleare: la tragedia di Fukushima.

La giustizia non sempre assume un aspetto umano. Per quanto una vita possa essere fondamentale, tutti i legami che la intrappolano con altre vite, rendono questi rapporti quantificabili, graficamente rappresentabili ed ingiusti. Stavo preparando un post (per la mia modesta valutazione nemmeno troppo male) sulla svalutazione che il nostro governo ha intrapreso contro la produzione e il sostentamento degli sforzi privati sulla produzione dell'energia eco-sostenibile (e più precisamente sulla produzione di energia fotovoltaica), quando la grande tragedia della centrale nucleare del Giappone ha colpito le fantasie nostrane. Mentre una Prestigiacomo (e mi vergogno sia una donna affermarlo) sblatera che l'energia nucleare è sicura a fronte di migliaia di esseri umani che stanno rischiando la vita loro e il futuro dei figli che verranno, non posso non interrogarmi sulla totale incapacità che noi esseri mortali comuni, non investiti di particolari poteri alieni o politici (e nemmeno  il Berlu potrebbe fare qualcosa, sempre che intendesse fare qualcosa), abbiamo nell'assicurare un futuro almeno passabile alla nostra discendenza. Io ho quarantun'anni ed a mio figli di nove che mi abbracciava per la paura che le radiazioni potessero uccidere lui e la sua famiglia, non ho trovato immediata risposta che dire: tranquillo, amore mio, siamo dalla parte opposta del pianeta!
Certo poi sono seguite spiegazioni sull'evolversi di una contaminazione di radiazioni, che comunque mio figlio ha ben chiaro a fronte di tanti documentari su Hiroshima che ha seguito e anche grazie alla politica familiare mia e di mio marito che da sempre si basa sulla verità e realtà dei fatti - opportunatamente spiegata certo, ma sempre lontana dalle belle favole - ma in fondo, alla fine, l'atteggiamento salutare che ha fatto si che mio figlio dormisse sogni tranquilli questa notte, è stato quello di abbracciarlo e di garantirgli che non saremmo morti di radiazioni o di olocausto nucleare nel prossimo futuro.
Ma la realtà è che non è una sicurezza che posso garantire, nè che lo può garantire un Governo e nemmeno una manica di ministrucoli arroganti e ignoranti - abissalmente - in materia. Fermatemi il Sole, quando vi scoppia fra le mani, e fate in modo che esso non sorga mai sulla superficie della Terra e poi, solo poi, ditemi che è sicuro! Solo dopo vi concederò di parlarmi di nucleare sicuro. (sotto casa vostra, ovvio!)

2 puntini di sospensione:

  • Anonimo

    L'utopia è il mondo senza nucleare. Io non lo so se accadrà prima che il mondo finisca ma sarebbe meglio

  • Tina

    Abbiamo il mezzo Daniela, andiamo a votare in massa al referendum contro l'atomo, facciamo dei post mostrando cosa hanno generato a Cernobil le radizioni, usiamo la loro stessa metodologia, loro rassicurano, noi no, ma loro hanno solo parole, noi abbiamo le immagini.

    Notte buona Dani

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