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lunedì 29 novembre 2010

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Niente di nuovo sotto il sole

Davvero le rivelazioni di Wikileaks ci meravigliano? Che gli americani si credono i Signori del Mondo e che considerino e trattino l'Europa come il proprio zerbino personale, che Gheddafi sia un marpione, che la lobby del petrolio sia legata a doppio cappio tra Stati Arabi e Bush & Co., che il nostro adorato premier, l'uomo che tutti gli italiani sognano e che vorrebbero essere, sia solo un omuncolo da escort e che con lui si trovino in buona compagnia altri omuncoli della stessa risma, che i cinesi tentino - e magari ci son anche riusciti - ad infiltrarsi in Google e nel web per manipolare dati, mercati e governi, ma davvero tutto questo ci può meravigliare? L'unica meraviglia è che Wikileaks sia ancora vivo... ma forse lui è solo un omino verde, disceso sulla Terra da un'astronave aliena e che crede che rivelare quanto ci sia del marcio fra gli uomini che governano la nostra vita ci possa rendere liberi. Ma l'uomo non vuole essere libero...L'uomo comune è un essere idealista e vuole che l'ideale resti lì, fermo dov'è, sulla cima di un monte Olimpo qualsiasi, mentre unico suo pensiero è che la sua tavola e il suo piatto siano sempre più pieni di quelli degli altri, anche se non riuscirà mai a mangiare tutto, nemmeno in mille vite...

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domenica 28 novembre 2010

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Vitalizio si - pensione no: dis-uguali davanti alla legge!

Tutti noi sappiamo che, solo dopo 5 anni di legislatura, i nostri amati parlamentari si beccano un sostanzioso vitalizio alla faccia dei nostri 40 anni di versamento contributi! (quando ci riusciamo!) Naturalmente detta tale - per loro - giusta iniquità si sono sempre guardati bene dall'abolire.
L'Italia dei Valori ha proposto l'eliminazione del vitalizio in data 21 settembre scorso e così il nostro parlamento ha risposto, tenendo soprattutto in conto che, in questo momento di crisi, tutti devono rimboccarsi le maniche e stringere i denti...

Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22
Hanno votato no 498

Ecco un estratto del discorso di Antonio Borghesi (Italia dei Valori) presentato alla Camera:

Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l’idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant’anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio.
È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre - e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepisconoun assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C’è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità. Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all’ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l’INPS ha creato con gestione a tassazione separata. Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell’arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati. Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell’Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l’anno.


Naturalmente, come sopra, la delibera dell'Ufficio di Presidenza non c'è stata...

La "notizia" non l'ha data nessuno:  né radio, né giornali, né Tv .....OVVIAMENTE.

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lunedì 1 novembre 2010

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Violenza, indifferenza e futili motivi - Alessio Burtone.



Per Francesco Giro, sottosegretario ai bei culturali e parlamentare del Pdl, Alessio Burtone, il ragazzo che ha sferrato il pugno micidiale che ha portato alla morte Maricica Hahaianu, non deve andare in carcere. Lo dice in una nota in cui spiega che "non c'è pericolo né di fuga né tantomeno di inquinamento delle prove, visto che tutto è stato registrato dalle videocamere. Non credo che sia la soluzione migliore gettare in galera un giovane di 20 anni coinvolto in un episodio seppur gravissimo e dagli effetti devastanti. Ora - prosegue Giro - serve una precisa lettura dei fatti. Il ragazzo dovrà pagare per quello che ha fatto. Ma il carcere non mi sembra in questo caso la soluzione migliore, anche per la dinamica dell'episodio".
(Fonte: la Repubblica)

Perché colpire con un pugno violento senza motivo è "una dinamica" che ti salva dal carcere? Dovrebbe essere un'aggravante, invece. Ma la società di oggi è talmente sfasata da non rendersi conto che i "futili motivi" non sono "ragazzate" se portano a tragedie del genere. Uccidere come conseguenza non voluta non dovrebbe essere considerato una attenuante, visto che un ragazzone di settanta chili che colpisce in piena faccia una ragazza che ne pesa quaranta (così ha dichiarato il legale dell'infermiera uccisa) e la sbatte per terra dovrebbe capire che la possibilità di ucciderla c'è. Allo stesso modo un ubriaco o un tossico "fatto" che si mette alla guida di una macchina caricano consapevolmente un'arma contro un albero, certo, ma a volte contro ignare persone che stanno magari andando a scuola, al lavoro o semplicemente tornano a casa. Ma anche chi guida a velocità elevata o si fa vanto di non rispettare stop o semafori si mette nella condizione non troppo remota di poter uccidere. Perché questi elementi umani dovrebbero venir considerati innocenti della volontà di uccidere? Perché la loro dichiarazione "non volevo" dovrebbe venir presa a scusante per alleggerire la pena? Perché l'omissione di soccorso poi pesa così poco? Secondo il mio parere, all'odierno sistema giudiziario, manca l'omicidio colposo aggravato, che dovrebbe starsene tra l'omiciodio colposo e quello volontario e che dovrebbe racchiudere, sotto la sua ala, chiunque uccida per colpa grave (colpisco qualcuno che è la metà di me con forza tale da poter provocarne la morte), negligenza cosciente (giro in macchina ad alta velocità o ubriaco o altro) o colpevole inosservanza delle leggi che possono portare presumibilmente alla morte qualcuno (non rispetto gli stop, pratico allegramente l'omissione di soccorso dopo aver causato l'incidente o minaccio qualcuno con armi improprie, costringo lavoratori a lavorare senza norme di sicurezza adeguate e previste per legge). Lasciando ad altri momenti la discussione sulla certezza della pena, su cui si potrebbe scrivere scrivere e scrivere..., io introdurrei tranquillamente dei lavori socialmente utili ad integrazione di una pena adeguata, anche per permettere al colpevole di pagare un indennizzo decente alle famiglie degli uccisi, giacché compito dello Stato è certamente anche quello di recuperare giovanotti di 20 anni come Alessio Burtone ad una vita civile, ma ciò non deve e non può essere in contrasto con il diritto di Maricica Hahaianu di non morire per "futili motivi".

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