Se ti svegliassi ad un’ora diversa, in un posto diverso, ti sveglieresti come una persona diversa?
L’anno è appena finito e sono finiti i propositi per un anno migliore. Concluse le discussioni sui menù del cenone e conclusi i pettegolezzi sui chili di troppo accumulati dalla tua migliore amica, di già si passa alla frenetica ricerca di chi sta peggio di noi, il più lontano possibile dalla nostra calda casa, in modo che sembri quasi sia capitato sulla Luna e per cui più di tanto non possiamo fare. Giusto un SMS, valà, non altro, non un pensiero di troppo. Oggi è preferibile l'azione sgrassatrice della televisione. Il cult del momento (o più precisamente dell’ultimo decennio) è possedere un cervello lindo e pulito, su dove non è possibile scrivere nulla:
Eppure vera eredità dell'uomo è la STORIA, quella da scrivere non solo con l'iniziale maiuscola, ma con tutte le lettere maiuscole! Quella che si vuole dimenticare, riscrivere e usare a proprio uso e consumo : giammai venga in mente di usarla come fonte di informazione e conoscenza, come bagaglio umano che ci può restituire un futuro.
E' la memoria va salvaguardata.
Ricordare vuol dire soprattutto avere ben chiaro in mente che le idee sono potenti, che possono trascinare intere folle ed anche condurle alla follia quando fanno leva su bisogni ignobili di supremazia, di razzismo, di totalitarismo.
Ricordare vuol dire non commettere poi gli stessi orrori.
– Trieste: unico campo di concentramento nazista in Italia. |
E malgrado la Memoria, labile piattaforma di cellule grigie incapaci di autogenerarsi, abbiano dalla loro l’abilità delle mani umane che sanno così bene costruire monumenti, supporti cartacei o informatici, visivi e tangibili oggetti su cui imprimere fatti, emozioni, sentimenti, sembra che oggi sia messa da parte, vista come appartenente al passato, da restituire all’oblio del tempo. Si travisa la realtà, si appanna la dignità dell’uomo e si crede che l’odio che certi simili coltivano con insistenza e cocciutaggine per il loro stesso genere sia una malattia antica, debellata dall’uomo moderno e relegata solamente come elemento infettante di quei gruppi estremisti che così bene incarnano l’uomo nero.
I semi dell’odio – specie per il diverso, nel più ampio significato del termine – sono insiti nell’uomo e trovano la loro naturale comprensione nel bisogno di coesione per la sopravvivenza. Ma oggi questo non ha senso. Le caverne oggi non sono più dotate di certificato di abitabilità e la cultura, l’intelligenza, la conoscenza e la MEMORIA devono fare la differenza.