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lunedì 14 giugno 2010

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Un amore di vulcano…


In un mondo dilaniato dalle follie umane, dalle tragedie piccole e grandi della bestia Uomo, ci sono anche altre esistenze che si intrecciano più o meno inconsapevolmente con il pianeta Terra. Da tempi immemori questo nostro pianeta gira attorno ad una stella che è ignara di noi, così come la Terra è ignara della Luna. Eppure noi ci appropriamo, indegnamente secondo il mio modesto parere, dell'espressione "il nostro pianeta", che è mio e ci faccio quello che voglio...

Fino a quando perdurerà la follia umana dell'immensamente carpe diem, non vedremo la girandola di conseguenze che prendono vita dalle nostre azioni e che possono variare la direzione di ciò che era già prestabilito per natura. Sia un terremoto a cambiare la faccia di una città o sia il disinteresse tipico umano a fare la differenza, l'egoismo proprio della nostra razza ci indica che l'unica via da seguire è quella del nostro proprio interesse personale ed immediato, il quale ci distruggerà tutte le possibili vie di fuga...


... ma perché non credere che perfino una roccia, un cratere, un pezzo di sasso fuso non abbia un'anima e un suo senso dell'esistere?


Lettera a (cuore) cratere aperto, per tutto il mondo emerso

(di Michele Giunta)

Islanda, 12 giugno 2010

Carissimi,
     Il mio nome, per quanto strano e complicato possa sembrarvi in queste ultime settimane, è apparso sulle cronache di tutti i giornali e le televisioni del mondo a causa di una eruzione che purtroppo (e ciò miei cari esseri umani me ne duole), per le nubi di ceneri disperse nell’atmosfera, ha portato alla chiusura degli spazi aerei di molti paesi Europei .
So bene dei voli cancellati, dei disagi provocati e dei danni economici che ciò ha provocato, ma la mia assicurazione CRATERILANUM vi risarcirà tutti dal primo al penultimo, dovessi ghiacciare di botto se non manterrò la parola .
Il mio babbo, quando emersi, mi chiamòEyjafjallajokull anche se mia mamma voleva un nome semplice - tipo Lillo - ma capite bene che per un vulcano attivo come me sarebbe stato veramente controproducente e mi avrebbero cancellato dai libri di geografia fino alla fine del mondo.
Il mio nome, che potete leggere così scomposto, significa
Eyja ------- isole
Falla ------- montagne
Jokull --------- ghiacciaio
Per farla breve in islandese significa
“Ghiacciaio dei Monti delle Isole"
Per vostra conoscenza, io ce l’ho molto lungo…..… lo sviluppo della superficie, pensate ben 78Km quadrati, quasi quanto il deficit pubblico italiano accumulato nell’ultimo decennio!
La mia età? So che mi trovo da millenni in questa straordinaria Terra e che lavoro da una vita senza interruzioni, mai un giorno di ferie o di malattia, sempre qui al freddo ed al gelo e posso dirvi in confidenza che…. quando il vento è forte, da queste parti, l’acqua delle piccole cascate crea un suggestivo rumore assimilabile all’ululato di un lupo, mentre il cielo si colora di tinte imprevedibili
ed inconsuete che respirano di freddo e solitudine.
Sapete che da 187 anni non eruttavo?
E che da oltre 1500 che mi sono separato?
Comunque quello che volevo dirvi è una cosa che spero possa servire a discolparmi.
Tutti sapevano delle mie eruzioni e dei problemi gastrointesticraterali di cui soffrivo e anche nel villaggio di Skogar, situato a nord, il dott.Sgrediff, titolare di una erboristeria e farmacista full–time, mi aveva visitato e poteva intervenire in modo rapido e tempestivo. Sarebbero bastati un milione di metri cubi di bicarbonato di sodio dentro il mio cratere e tutto questo non sarebbe mai successo.
Colgo l’occasione per salutare tutti gli europei ed in modo particolare il dott. Peppe Caridi che ho conosciuto durante un raduno metereologico e che stimo per la grande professionalità profusa .
Con affetto
per gli amici Eya, il freddo.


image007 P.S. Se volete scrivermi, il mio indirizzo è:
ghiacciaio Eyjafjallajokull
Coordinate geografiche 63° 38 N 19° 37’ W
località Fimmvorouhals (Islanda )

Grazie Mic per la gentile concessione...

8 puntini di sospensione:

  • Anonimo

    Bel post, dovremmo imparare a rispettare la natura nel vero senso della parola


    http://iofuoridalcoro.blogspot.com/2010/06/dal-beagle-alla-bp-dallevoluzionismo-al.html

  • Il rospo dalla bocca larga

    Purtroppo in Italia non siamo in grado di rispettare nemmeno la fila alla posta, figuriamoci la natura...

  • Ormoled

    E' un pensiero che mi ricorre spessissimo ultimamente. Tutto si muove intorno ai soldi, subito, a noi, senza pensare alle conseguenze e soprattutto a chi verrà dopo di noi. Si è perso il senso di appartenenza ad una socetà ed a una catena di vita fatta da noi, chi c'era prima, e ci ha lasciato le cose come sono, e che ci sarà dopo, e a cui lasceremo le cose in un certo modo.
    La natura? è più saggia, e purtroppo per noi incontenibile, se non la tratti con rispetto e osservandone le regole, prima o poi siamo noi a pagare.
    Un abbraccio

  • UIFPW08

    Nessuno si interessa del mondo perche è cosi grande che non sta piu tra le nostre tasche. Ma se incappiamo in uno "stato di forza maggiore" allora cerchiamo di ricucire le tasche rotte.

  • Tina

    Gustate entrambe le parti che compongono il post, mi è sorto un "pensiero benevolo":

    Se solo madre natura vulcanica mettesse in movimento tutti i dormienti, ci sarebbero buone speranze che la zavorra a due piedi svanisse facendo tornare un paio di secoli di tranquillità.

    Senza più trivelle violente che servono solo ad ammazzare la vita la dove si posano.

    Buona domenica Daniela

  • ex-dani

    @Tina: Cara Tina, bastasse un vulcano a sistemare tutto, sarebbe come dire che servirebbe una rivoluzione! Sono convinta che c'è bisogno di cervelli nuovi, forgiati dalla Storia e dal semplice buonsenso e con l'aiuto di quest'ultimo spero proprio riusciremo a svegliarci in tempo, non solo per la povera Italia piegata a novanta gradi dal randello del BBB, ma anche pe l'umanità intera, piegata questa volta sotto cumuli di potere, di menzogne, di rapidi e pesanti guadagni sopra sempre una più fragile crosta terrestre. Un'altro diluvio, magari di lava? Chissà, a volte i cambiamenti portano i semi della distruzione di vecchi e malati sistemi che non avrebbero mai dovuto nascere... c'è ancora bisogno di partigiani che difendano la libertà - per richiamare l'immagine nel tuo blog - libertà intesa come diritto inviolabile di vivere, visto che la Signora con la falce ha i suoi tempi. Ci arrabbiamo, urliamo, alcuni rischiano in prima persona, ma fino a che punto riusciamo a fare la differenza? Fino a che punto la strada che abbiamo imboccato ha una via di ritorno?
    In ogni caso, speriamo che volino bassi...
    Alla prossima. Ciao, Daniela

  • Milo

    Simpaticissimo Jokull, che io per i nomi sono negato (eh eh confesso: ci avevo provato col copia-incolla e sderedénghete!!) :D

    Concordo su tutto ciò che scrivi e so che non te ne stupirai.
    Ciò che mi ha stupito invece è la lettera di Jokull, davvero bella e molto, molto ironica!

    Complimenti a lui, e anche a te!!!

    Un bacione e... speriamo bene!!!
    ^\^

  • Ormoled

    Ciao Daniela, vedi che ogni tanto riesco a passare per un saluto :)
    ciauu

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