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mercoledì 27 gennaio 2010

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Giornata della memoria.



Se ti svegliassi ad un’ora diversa, in un posto diverso, ti sveglieresti come una persona diversa?
L’anno è appena finito e sono finiti i propositi per un anno migliore. Concluse le discussioni sui menù del cenone e conclusi  i pettegolezzi sui chili di troppo accumulati dalla tua migliore amica, di già si passa alla frenetica ricerca di chi sta peggio di noi, il più lontano possibile dalla nostra calda casa, in modo che sembri quasi sia capitato sulla Luna e per cui più di tanto non possiamo fare. Giusto un SMS, valà, non altro, non un pensiero di troppo. Oggi è preferibile l'azione sgrassatrice della televisione. Il cult del momento (o più precisamente dell’ultimo decennio) è possedere un cervello lindo e pulito, su dove non è possibile scrivere nulla:
nessun pensiero = nessuna fatica = felicità.
Così ci stanno abituando e così si stanno allevando le nuove generazioni mediatiche di tele-dipendenti. La finction diviene la realtà a cui aspirare e le poche innovazioni nella vita vanno ricercate nel FULL HD e negli schermi a LED.
Eppure vera eredità dell'uomo è la STORIA, quella da scrivere non solo con l'iniziale maiuscola, ma con tutte le lettere maiuscole! Quella che si vuole dimenticare, riscrivere e usare a proprio uso e consumo : giammai venga in mente di usarla come fonte di informazione e conoscenza, come bagaglio umano che ci può restituire un futuro.


Il 27 gennaio è il giorno della memoria.
E' la memoria va salvaguardata.
Bisogna ricordare quel tempo oscuro in cui un'intera Europa permise che uno gruppo di uomini gettasse le basi per dare l'avvio ad uno scempio di vite, ad un abominio che portò a milioni di morti - tra uomini donne e bambini - che portò ad esperimenti allucinanti, che portò un'intera nazione verso il disprezzo di sé, che svelò fin dove può arrivare l'odio dell'uomo per un altro uomo.
Ricordare vuol dire soprattutto avere ben chiaro in mente che le idee sono potenti, che possono trascinare intere folle ed anche condurle alla follia quando fanno leva su bisogni ignobili di supremazia, di razzismo, di totalitarismo.
Ricordare vuol dire non commettere poi gli stessi orrori.
ingresso







– Trieste: unico campo di concentramento nazista in Italia.

Io non ho conosciuto il mio bisnonno, il padre di mia madre, perché è morto quando ero piccolina. E’ morto di malattia.
Il suo nome compare nella lista di quelli che sono stati liberati dagli americani, nel 45, dal campo di concentramento di Mauthausen. Malgrado la mia famiglia abbia in qualche modo vissuto in prima persona questa tragedia mondiale, non ne serba il ricordo, giacché il mio bisnonno non ha mai parlato di ciò che vide e di ciò che visse dietro a quei muri grigi con il filo spinato. Mia madre ha ricercato a lungo di capire, ha letto testi, libri, è andata in quei luoghi, per ritrovare forse l’anima di suo padre e per capire l’origine del dolore della sua famiglia.
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E malgrado la Memoria, labile piattaforma di cellule grigie incapaci di autogenerarsi, abbiano dalla loro l’abilità delle mani umane che sanno così bene costruire monumenti, supporti cartacei o informatici, visivi e tangibili oggetti su cui imprimere fatti, emozioni, sentimenti, sembra che oggi sia messa da parte, vista come appartenente al passato, da restituire all’oblio del tempo. Si travisa la realtà, si appanna la dignità dell’uomo e si crede che l’odio che certi simili coltivano con insistenza e cocciutaggine per il loro stesso genere sia una malattia antica, debellata dall’uomo moderno e relegata solamente come elemento infettante di quei gruppi estremisti che così bene incarnano l’uomo nero.
I semi dell’odio – specie per il diverso, nel più ampio significato del termine – sono insiti nell’uomo e trovano la loro naturale comprensione nel bisogno di coesione per la sopravvivenza. Ma oggi questo non ha senso. Le caverne oggi non sono più dotate di certificato di abitabilità e la cultura, l’intelligenza, la conoscenza e la MEMORIA devono fare la differenza.
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martedì 26 gennaio 2010

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Il paziente ha un'anima


“Caro Direttore,
sono Fatima, la mamma di Andrea Bonanno, il bambino di 7 anni che nell’ottobre del 2005 ha perso la vita nell’Ospedale civile Annunziata di Cosenza per un’ingessatura troppo stretta applicatagli al braccio…

Inizia così questa lettera che denuncia una morte ingiusta, irreale, perché ha falciato via un bimbo che s’era rotto un braccio. Un braccio ingessato troppo stretto e una famiglia che ha assistito ai dolori, definiti dai medici “capricci”, di un bambino la cui mano diveniva sempre più blu, sempre più inerme, sempre più dolorante. Finalmente, dopo sei giorni, il gesso è stato tolto, il braccio ormai era necrotico e l’infezione causata dal gesso ormai estesa a tutti gli organi: il bambino è andato in coma e poi è morto.
La giustizia ha riconosciuto i colpevoli, negligenti ma anche colpevoli di aver falsificato cartelle ed alterato i documenti. La giustizia, la magistratura, ha fatto il suo lavoro bene, ha riconosciuto la dignità di un bimbo e della sua famiglia contro un sistema che non ha saputo, non solo aiutarlo, ma salvarlo da essa. Eppure questi medici lavorano ancora. Nello stesso reparto.

Il giudice nella motivazione della sentenza, afferma: «Si è detto che Andrea Bonanno è stato vittima della trascuratezza, quando invece in quei pochi giorni di ricovero è stato visitato, curato, seguito da decine tra medici ed infermieri delle più diverse branche, fatto oggetto delle più svariate consulenze, sottoposto a una serie innumerevoli di trattamenti ed accertamenti; eppure la struttura che avrebbe dovuto garantirgli la guarigione da una banale frattura lo ha ucciso. Il piccolo Andrea è stato prima di tutto vittima di un sistema che concepisce il malato come una sorta di fantoccio inanimato, un contenitore di organi e di ossa trasportato da un reparto all’altro perché, nelle migliori delle eventualità, questi e quelle vegano "prese in carico" dagli specialisti di settore, o perché nella peggiore, chi si sia trovato a "gestire" il "paziente critico" sia messo un domani in condizione di poter dire (e, soprattutto, poter documentare) che nessun sintomo è stato trascurato, nessun esame è stato omesso, nessuna consulenza non è stata invocata; poi c’è un bambino che si lamenta per un gesso troppo stretto, ne porta i sintomi che anche un profano sarebbe in grado di decifrare... ma "il sistema" ha ormai reso tutti ciechi e sordi».
E’ quanto di più vero e terribile possa accadere ad una persona che si affida o che affida i propri cari a dei medici. Perché ancora si continua a parlare di struttura ospedaliera o sanitaria, il che elimina ogni personalizzazione medica. L’indossatore del camice non è più un uomo che lavora lì per cercare di guarire un malato, ma è solo una rotellina dell’ingranaggio. E così anche il paziente diviene quel contenitore di organi e sangue che non possiede alcun diritto che non quello di stare buono buonino.
Eppure i migliori medici sono quelli che curano la persona, non il malato, e tanto si può fare in medicina, se si ha la pazienza e l’umiltà di ascoltare.
Un bacio ad Andrea, ovunque sia ora.

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mercoledì 20 gennaio 2010

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Windows Live Writer


Il mio portatile è letteralmente invaso da programmini di ogni tipo – soprattutto di grafica, di utility per diagnostica e programmini vari per scrittura e fotoritocco. Ma tutti questi programmi hanno in comune una cosa: sono rigorosamente gratuiti! Sono, cioè, OpenSource! E vi garantisco che nulla hanno da invidiare ad i vari figli della Microsoft, inclusi word ed il pacchetto office.

Per ogni programma “a pagamento” esiste un programma gratuito equivalente ed a volte anche migliore.

Per noi blogger che siamo colpiti dalla malattia dello scrivere lunghi articoli e che veniamo, a volte (anzi, spesso!), traditi dalla connessione, è indispensabile avere sul pc Windows Live Writer, un programma rigorosamente gratuito, in italiano e scaricabile da Internet!

E’ un programma davvero utilissimo che, se configurato con il tuo blog - o con i tuoi blog (cosa che fa lui andando a prendersi le impostazioni su Internet) - ti permette di vedere in anteprima sul pc come verrà pubblicato il tuo post, ti visualizza la sorgente pagina e ti permette di modificare a tuo piacimento la grandezza, la posizione o i bordi delle immagini, ti semplifica la vita con tabelle (le puoi usare per impostare i margini rientranti di poesie o di evidenziare dal resto del corpo del testo eventuali citazioni), con gli elenchi puntati, con i caratteri… insomma, le semplici basi del word che usano un po’ tutti! Puoi scrivere gli articoli senza essere collegato ad Internet e quando hai finito, inserisci nel blog il post e via… lo pubblichi! Insomma, è da provare e, fatto ancora più importante, si sposa benissimo con Firefox!

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lunedì 18 gennaio 2010

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Il Lupo cattivo e le Banche


Il nostro mondo troppo spesso è regolato da chi i soldi ce li ha, crisi o non crisi, e che mai rischia di perderli, perchè per loro i finanziamenti pubblici arrivano sempre e comunque: le beneamate e spensierate BANCHE. E' un termine che fa paura, poiché è differente dalle altre parole e viene perfino costruito attorno a noi. Ci usano come pubblicità (ma l'avete vista quella del conto arancio? Mi sono chiesta dov'è che vengono rispettate le norme di sicurezza sul posto di lavoro, visto che le persone del cartellone pubblicitario non indossano nemmeno i caschi di protezione!) e sono il primo esempio di associazione a fini di lucro interamente a carico dei cittadini.

Dice O.M. sul sito del Grillo a proposito della Sospensione dei mutui, che il puntinato scrivente chiama BUFALA:

Caro Beppe,
denuncia ti prego la "bufala" del provvedimento governativo relativo alla "Sospensione dei mutui" per un anno. Il governo afferma che questo provvedimento salverà centinaia di migliaia di famiglie. Ma questo sarebbe vero se aderissero TUTTE le banche . In realtà se vai a vedere qui ti accorgerai che le banche che aderiscono sono solo bancarelle. E così famiglie come la mia, che tanto avevavo sperato in un provvedimento che le tirasse fuori dai guai si ritrovano con il solito pugno di mosche.
I nostri governanti nn smetteranno mai di stupirci, adottano un provvedimento a favore dei cittadini e "contro" le banche ma lascia decidere alle banche se aderire o meno, è assurdo!!

In effetti, che cos'è cambiato dal tanto pubblicizzato decreto-legge di bersanesca memoria sulla portabilità dei mutui davvero non lo so.
Io quella legge la ricordo bene. Allora lavoravo in uno studio notarile nemmeno troppo piccolo e posso garantire che la pratica di novazione - per il consumatore - gratis davvero non lo era. Le banche che subentravano poi erano talmente pignole nel tutelare i propri interessi (e qui si dovrebbe aprire la discussione del tema caldo tanto tutelato a favore delle banche: "l'ipoteca"), che chi vi poteva accedere - a dispetto di quanto si voleva far credere, non erano poi molti. Da scrivana degli atti, sono poi divenuta intestataria di un mutuo, gli anni sono passati, e della legge Bersani non ne ho sentito parlare poi molto. Quanto bene abbia fatto, non saprei dire, certo molte famiglie non deve aver salvato.
Ma il nostro Governo - di destra che sia, di sinistra o di centro, di alto o di basso (queste ultime di prossima apertura in parlamento, non appena terminati i lavori di soppalcatura e di ristrutturazione del seminterrato) - si mantiene ligio su una linea unica e certa per quanto riguarda la tutela dei privilegi. Essi vanno mantenuti ad ogni costo, perché su di essi si basa l'intera struttura politica, economica e sociale italiana.
E non venitemi a dire che non è così!

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mercoledì 13 gennaio 2010

9

Ora sì ed ora no...


(ANSA) - ROMA, 13 GEN - 'L'attuale situazione di crisi non permette nessuna possibilita' di riduzione delle imposte'

Etna: Questi tempi moderni sono davvero gelidi... non riesco nemmeno a sputacchiare un po' di fumo: il camino mi si è "freddato"!
Crisi: Figurati io! Non fanno altro che mettermi in mezzo...
Etna: Dici per lo sconvolgimento climatico mondiale?
Crisi: ma che vuoi che me ne frega...
Etna: ???
Crisi: Non fraintendermi - la Terra è malata, ma il clima bizzoso è solo un sintomo. La vera malattia è l'homo politicus...
Etna: lo vieni a raccontare a me...
Crisi: (ed a chi dovrei raccontarlo, mò! Qui non mi ci si fa nessuno!)
Etna: ...guardali lì, tutti attorno al mio piede! Ma sai che fatica a scrollarmeli di dosso? Eppure non se ne vogliono andare! Tornano, tornano sempre!
Crisi: Guarda che piccolini! Sembrano formichine...
Etna: Ma tu qui, che ci fai? Non eri finita?
Crisi: Ehi, ciccio! Vedi 'ste formiche qua? Credono che io non abbia un futuro... ma ti rendi conto? A loro pro, oggi ci sono e domani non più, salvo farmi ritornare quando fa loro comodo... io, da qua, non mi schiodo! M'hanno voluta? E allora che mi tengano! Male che vada, chiedo gli alimenti...
Etna: (burina!)
ex_dani: ma l'audio funziona? ('ccidenti! ma guarda che mi tocca fare...)

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domenica 10 gennaio 2010

4

Perseveranza e politica

Una dote - la quale non si può proprio dire manchi al nostro Governo - è la perseveranza! Anche contro ogni nostra aspettativa, contro ogni logica e buon senso, di certo i nostri politici di maggioranza non demordono e continuano sulla loro strada addobbata di luoghi comuni, di illogicità e di abissale menefreghismo e - perché no? - pure di ignoranza della Costituzione e dei principi fondamentali di diritto. Come riescano a dire tutto ed il contrario di tutto senza vergogna e senza pudore e come il cittadino-golem riesca a tenere gli occhi ben bendati e chiusi è davvero degno di ammirazione ed incredulità! Mi par di risentire antichi studi di filosofi e religiosi in cui la dimostrazione che la Terra è piatta e che il Sole e l'intero Universo le giri attorno, sono verità ineccepibili. E' la medioevale convinzione in cui il Mondo deve assogettarsi alla Verità del Verbo e se così non è, allora modifichiamo questo Mondo, modifichiamo la Storia e tutto tornerà a posto!

Così leggi e leggine si moltiplicano senza un qualche costrutto e senza alcun legame sul motivo per cui (dicono) siano nate.

1. Via al Ritorno al Nucleare! (si, lo so, vi ho stancati, ma è un argomento che mi sta particolarmente a cuore!) ed allora cancelliamo il Referendum con cui il Popolo Italiano aveva detto NO, GRAZIE!

2. Tetto del 30% degli studenti stranieri all'interno delle classi... per cosa? Per salvaguardare un'italianità che non esiste? E se i cosidetti stranieri sono cittadini italiani, perché nati in Italia e parlano perfettamente l'italiano (magari anche in faccia a quelli che il congiuntivo non sanno cosa sia...)? Che fine fa la percentuale? La rivalutiamo secondo gli indici Istat, cara Gelimini?

3. Poi la solita solfa delle Riforme: la Sanità (ma non la volete tagliare?), la Scuola (si, dai, torniamo indietro!), la Magistratura (così la smetterà di ficcare il naso dove non deve...) , la legge elettorale (ma non l'avevate fatta voi?), la Costituzione (ma chi l'aveva redatta era stato legittimato dal potere popolare) e perfino le taglie di reggiseno!
Quest'ultima no?, Bè, ci arriveranno...

4. e poi l'ultima trovata: le due aliquote irpef. TAGLIO DELLE TASSE!! dice il premier e tutti SIIIIIIII!!!!!!! Ma taglio per chi? A parte i capelli, che cos'altro vuoi che il Governo ci tagli a nostro vantaggio? Perchè, cari elettori, credete che sia un vantaggio per i soggetti più deboli (ci chiamano così, sapete?) ridurre le aliquote IRPEF? Tu che hai poco paghi molto e tu che hai molto paghi poco.. e così sia!

Vi lascio poi questa proposta lanciata da Fabio Pari (andatevi a leggervi il post completo, se vi aggrada) che a mio avviso trova il tempo che trova, perché non avvantaggia coloro che detengono il potere di decidere. E'...

...l'introduzione di un esame preliminare per tutti i parlamentari, prima dell'insediamento, di Diritto Costituzionale. Le modalità sarebbero sostanzialmente quelle di un comune esame di giurisprudenza, esame che tra l'altro si sostiene normalmente durante il primo anno di corso: un libro con nozioni e significati degli articoli, la storia della Costituzione e la giurisprudenza più rilevante della Corte Costituzionale. Come ben sapete i nostri parlamentari, depositari della funzione legislativa, cioè di quel potere/dovere di creare il corpo normativo del nostro Paese, vengono eletti da un po' di tempo a questa parte senza il democratico sistema delle preferenze. Gli elettori votano un partito, il quale si accaparra delle "quote di seggiole" in Parlamento in proporzione ai voti ottenuti, sulle quali disporrà arbitrartiamente, senza nessuna legittimazione popolare diretta, i soggetti che più gli aggradano. Aggiungendo la tanto invocata immunità paralamentare, che verrà ripristinata di qui a poco, e i lauti compensi che i nostri "rappresentanti" percepiscono, mi sembra più che legittimo chiedere una piccola garanzia per il popolo della competenza e della serietà di queste persone. Una sorta di "condicio sine qua non" valida sia per poter accedere ad una vita di privilegi (compresa la pensione), sia per fornire sufficienti garanzie democratiche..

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lunedì 4 gennaio 2010

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COSA CI PORTA DI BELLO L’ANNO NUOVO…

Chissà se siamo pronti ad aspettarci qualcosa di bello nel 2010…

...immagino che per tanti di noi trovare un lavoro che ci permetta di mangiare e di pagarci mutuo o l’affitto e magari anche le bollette, sia già molto, eppure non dovrebbe essere così. Tutti dovrebbero avere il diritto di vivere - e non sopravvivere – tutti avrebbero il diritto di avere delle risposte, chi per i propri cari morti in seno allo Stato e chi per i propri figli che non hanno un futuro in una scuola, in un mondo del lavoro precario e disorganizzato, certo lontano anni luce da una vantata meritocrazia che non esiste – a meno che tu non abbia belle tette s’intende!

Io appartengo ancora a quel “vecchio” modo di vedere la vita che vale la pena solo se sei libero di pensare, di conoscere, di evolverti. E per avere questo credo davvero che bisogna lottare. Ultimamente però la corrente è forte ed è contraria. Decisamente contraria.

Non che quello che scrivo qui in questo blog sia decisivo, certo non farà la differenza, ma se un granello di sabbia sommato ad un altro granello di sabbia e via di seguito, formano uniti un’intera spiaggia, forse questa verrà anche sgretolata dal mare, ma è indubbio che su di essa la marea sale e scende, ma l’acqua non avanza più di tanto e la terra non viene sommersa… ed allora tanto vale provare.

A volte un sogno – od un incubo – vale più di mille parole e sta a noi farlo divenire premonitore e cancellarlo sul nascere… dimenticandolo magari prima ancora di svegliarci!



10-comandamentiI DIECI COMANDAMENTI

di Michele Giunta (Il parolaio) da Il Dirottatore

In quello spazio temporale dopo la mezzanotte e prima dell’una, poco dopo aver festeggiato l’arrivo del nuovo anno 2010 il presidente del consiglio Berlusconi ed il suo fido scudiero Tremonti salutarono il resto dei commensali e si appartarono in una sala dove splendide odalische danzavano avvolte da veli pregiatissimi. E mentre sdraiati ambedue venivano spalmati da oli essenziali e creme afrodisiache il più furbo dei due disse all’altro:
“Senti mio caro, mi è venuta in mente un’idea tanto per cominciare il nuovo anno alla grande. Che ne diresti se introducessimo nella finanziaria in deroga, una cartella contenente dieci semplici comandamenti, per far capire una volta per tutte a questi italiani, che la legge va rispettata e che tutti (tranne noi ovviamente) devono pagare le tasse?”
Il meno furbo si levò l’occhiali e mentre strabuzzava gli occhi dal godimento, dicendo alla ragazza - “continua mia cara che io deve prendere appunti mmmh… che goduria ragazzi”.
E allora Silvio si accomodò sul suo trono in oro zecchino e mentre due splendide cubane gli massaggiavano le dita dei piedi, diede una bic e un foglio di carta a Tremonti e disse:“Allora ascolta ciò che la mia splendida bocca ha da dirti e scrivi:
Io sono il Tremonti Ministro dell’Economia Tuo
1 ) Non avrai altra IRPEf fuori di me
2 ) Non nominare il nome dell’Esattore invano
3 ) Ricordati di santificare le scadenze
4 ) Onora l’IRAP e L’IVA
5 ) Non uccidere l’Ufficiale Giudiziario
6 ) Non commettere versamenti impuri
7 ) Non rubare… anche perché tutto quello che c’era da prendere lo abbiamo preso prima noi
8 ) Non dire falsa Notifica
9 ) Non desiderare la cartella esattoriale d’altri solo perché d’importo minore
10 ) Non desiderare lo Sgravio d’altri
Orsù ora trascrivile in bella copia e riportale qua che le firmo in calce io che sono il Signore Dio tuo e anche quello di tutti gli altri esseri umani. E domani mattina quando il gallo canterà, portale e falle pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale e così il mio regno non avrà mai fine.”


Beh ragazzi non abbiate paura è stato soltanto un sogno, anzi un incubo che ho avuto questa notte e non abbiate timore perché il nostro futuro ed il nostro presente saranno carichi di gioie e ricchezze. Come dite? Per noi? Non siate stolti noi siamo i semplici tiratori della carretta, i pagatori, i destinatari, i tartassati ed anche il nostro regno non avrà (SIGH) mai fine finché ci sarà da pagare e da spillare.
Comunque vada ottimismo ed un sorriso smagliante a trentadue denti e AUGURONI PER UN BUON 2010 ed ai Poster ( come direbbe l’amico Lino Giusti ) l’ardua sentenza.


COME INIZIO ANNO NON C’E’ MALE.


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domenica 3 gennaio 2010

8

Cambiare la Costituzione… latte alle ginocchia!

Compreso che ora le leggi non bastano più, il nostro mondo politico – insieme al suo beneamato Presidente della Repubblica – decide che basta, è scoccata l’ora delle riforme. Riformiamo allora la Legge delle Leggi, la Costituzione Italiana. A parte le uscite da boffonchiamenti dal basso del ministro Brunetta che trova ridicolo che l’Italia sia una Repubblica fondata sul lavoro perché ormai tale concetto non significa assolutamente nulla e detto da chi di lavoro se ne intende, poi… – abbassiamo lo sguardo e accettiamo che, dato che ai signori del governo non gli riesce una legge che non sia anti-costituzionale, ora pensano alle riforme alla... Costituzione! La legge è uguale per tutti, ma per qualcuno è più uguale degli altri!

Propongo così una segnalazione per “CHI L’HA VISTA?” , prossimamente su RAITRE...









« Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nei carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione. »
(Piero Calamandrei)

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sabato 2 gennaio 2010

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VISITA DI CONTROLLO PER BBB

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è recato al San Raffaele per una visita di controllo.

berlusconi_piange

Grazie a Dio, il cerone ha resistito. Soddisfazione dei medici…

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